Arch. Francesco Rosi

Appartamento in centro storico a Città di Castello

L’ampio ambiente in cui è collocata la libreria poneva alcune sfide progettuali.

In primo luogo era necessario sfruttare al massimo l’altezza per poter dar degna sistemazione all’importante collezioni di libri del cliente; la soluzione adottata ha previsto un doppio livello con ballatoio  che rende comodo e sicuro l’accesso, tramite una scala fissa, anche alla parte superiore del mobile.

Era poi necessario semplificare al massimo la realizzazione del complesso manufatto attraverso una attenta progettazione modulare che tenesse conto della porta presente nella parete; l’individuazione, in fase progettuale, di un modulo opportuno ha permesso di lavorare i cassoni in serie, standardizzandone le misure e limitando al massimo la possibilità di errore. Il gusto del cliente è stato rispettato nello stile classico, nell’uso di un’essenza della tradizione locale quale il castagno e nel riutilizzo di lampade antiche che la proprietà ha chiesto di inserire; una strip led collocata al di sotto del ballatoio e l’illuminazione propria della stanza, generata da corpi illuminanti contemporanei a soffitto, forniscono comunque la giusta luce, come da calcolo illuminotecnico, per l’individuazione e la consultazione dei volumi. Negli elementi decorativi quali le strutture metalliche a sostegno del ballatoio e i supporti dei montanti della ringhiera, lavorati con il taglio laser, è stato ripetuto il giglio fiorentino, leitmotiv utilizzato anche nel mosaico marmoreo all’ingresso e nei vetri acidati delle porte.

Ogni dettaglio è stato oggetto di attenta progettazione e confronto; il continuo rapporto con gli artigiani durante la fase di produzione e il pre – montaggio in laboratorio, ha condotto alla realizzazione di un oggetto unico che sfrutta al massimo lo spazio per il quale è stato pensato nel rispetto delle caratteristiche storiche del luogo.

 

Uno dei temi progettuali proposti dal cliente era di ridistribuire gli spazi interni dell’appartamento sì da ottenere un ingresso degno dell’abitazione; si è deciso di impiegare delle importanti porte settecentesche, di proprietà della committenza, collocandole in uno spazio distributivo che sfrutta sette dei dieci lati di un decagono; per le porte sono stati studiati e realizzati degli imbotti in legno nei quali il decoratore ha sapientemente ripreso il colore e il tono degli elementi originali. Quattro finestrelle ellittiche, con vetri satinati illuminati nello spessore da led posti all’interno della cornice, danno una dimensione quasi urbana allo spazio creando giochi di luce e relazione tra gli ambienti contigui. Gli elementi di arredo quali i vasi e le lampade si stagliano su pareti caratterizzate da tinteggiature e finiture preziose come lo stucco veneziano; un pavimento in mosaico di marmo è stato appositamente disegnato e realizzato per il luogo.

Le porte originali sono state sapientemente restaurate nella parte lignea e nelle ferrature; esse rappresentano gli elementi storici che connotano l’abitazione mantenendo la memoria del tempo e del luogo.

 

Nei bagni si è giocato con rivestimenti e arredi dalle forme contemporanee realizzati con materiali nobili. I lavabi e i piani di appoggio sono ricavati da lastre di quarzite accordandone la tonalità ai rivestimenti;  i mobili, pezzi unici disegnati per adattarsi agli spazi, sono in legno massello di rovere con inserti a contrasto in wengé; le ferrature, le cerniere e i meccanismi di apertura e chiusura sono stati oggetto di attenta ricerca al fine di garantire al cliente qualità, semplicità d’uso e durata nel tempo.